Sinossi:
Benito Mussolini è alla direzione dell'Avanti quando
incontra Ida Dalser a Milano. Antimonarchico e anticlericale
Mussolini è un ardente agitatore socialista impegnato a
guidare le folle verso un futuro di emancipazione sociale.
In realtà la Dalser lo aveva già fuggevolmente incontrato a
Trento e ne era rimasta folgorata. Ida crede fortemente
nelle sue idee: Mussolini è il suo eroe. Per lui, per
finanziare la fondazione del Popolo d'Italia, il giornale
che diventerà il nucleo del futuro Partito Fascista, vende
tutto: appartamento, salone di bellezza, mobilio, gioielli.
Allo scoppio della guerra Benito Mussolini si arruola e
scompare dalla vita della donna. Ida lo rivedrà in un
ospedale militare, immobilizzato e accudito da Rachele,
appena sposata con rito civile. Furente si scaglia contro la
rivale rivendicando di essere lei la vera moglie, di avergli
dato un figlio, ma viene allontanata a forza. Ida è una
donna dalle reazioni esplosive, incapace di accettare
compromessi. Disconosciuta, sorvegliata, pedinata, non si
arrende, protestando la sua verità, scrivendo lettere a
chiunque: alle autorità, ai giornali, al Papa. Rinchiusa in
manicomio lei - in un istituto il bambino - per oltre undici
anni, tra torture e costrizioni fisiche, non ne uscirà mai
più e mai più rivedrà suo figlio, a cui toccherà la stessa
disperata sorte di esistenza cancellata.