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CAST
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Stefano Accorsi, Pierfrancesco Favino, Margherita Buy,
Ennio Fantastichini, Luca Argentero, Isabella Ferrari,
Milena Vukotic, Serra Yilmaz
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PREMI
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RECENSIONI
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La perdita affettiva e il suo
impatto di dolore su un gruppo di amici in un interno. I
rapporti sono di lunga data, e hanno dato vita ad una
micro-comunità che è al tempo stesso riparo e ampliamento di
respiro sentimentale rispetto al fiato corto del moderno,
piccolo nucleo famigliare metropolitano.
Ferzan Ozpetek, distintosi con il suo primo film ("Hamam -
Il Bagno turco"), torna in qualche modo alla ricerca
dell'apprezzata ricetta de "Le Fate ignoranti", sebbene
paragonando quello a "Saturno contro" tenga a sottolinearne
i distinguo. Nuovamente, il regista ripropone una
sceneggiatura scritta insieme a Gianni Romoli, il duo
Accorsi-Buy, una dimensione corale come cerchia protettiva,
una storia di lutto da tradimento e morte. Assecondando così
un desiderio di cristallizzazione armoniosa, con le parole
messe in bocca ad uno dei protagonisti: "non voglio novità,
colpi di scena. Voglio che tutto rimanga così per sempre.
Anche se "per sempre" non esiste". E l'apertura al mondo di
"Cuore sacro", stonata come il film, si richiude in una
dimensione ristretta, quasi intimista, testimoniata dalla
personale dedica finale. Stavolta ci sono coppie e singoli,
etero e omosessuali, senza grosse variazioni anagrafiche. Un
traumatico evento improvviso tira fuori tensioni latenti,
piccoli rancori, crisi esistenziali e scelte da prendere. Ma
è pure occasione per rinsaldare i legami secondo un
meccanismo quasi automatico di salvaguardia di sé e della
tribù.
Si naviga confusamente a vista e, qualche uscita di spirito
a parte, i dialoghi non offrono molti appigli al ricco cast,
dove emerge l'intensità di un versatile Pierfrancesco Favino.
E nella consueta ostentazione culinaria, d'abbigliamento e
arredi da vita benestante, disturba l'invadenza della
musica, a volte anche fuori luogo.
Federico Raponi
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