Sinossi:
Fellini sta girando a Cinecittā un film tratto da America,
il romanzo di Kafka. Incalzato dalle domande di giornalisti
giapponesi il regista racconta la sua prima visita, nel
1940, agli studi romani; era anche lui giornalista, agli
esordi, venuto a Cinecittā per intervistare una diva famosa.
I ricordi di Fellini (gerarchi in orbace, contadine che
salutano romanamente mentre lui attraversa in tram la
campagna romana e poi gli elefanti imperiali, gli indiani a
Cinecittā, ecc.) si affollano e si intrecciano con le
domande dei suoi frenetici intervistatori, che filmano
tutto. Ecco il giovane Fellini che finalmente intervista la
diva, e intanto il suo aiuto regista attuale č in cerca di
volti nuovi nella metropolitana. Poi arriva la polizia,
avvertita da una telefonata della presenza di una bomba;
quindi entra in scena Marcello Mastroianni con indosso il
frac di Mandrake. E la bacchetta magica di questi farā
apparire le immagini della Dolce vita, tra gli applausi dei
presenti e le lacrime di Anita Ekberg. Il giorno dopo si
riprende a girare America, ma un uragano interrompe le
riprese. Una banda di indiani attacca Cinecittā con antenne
tv come lance. Le riprese del film terminano, e tutti si
salutano augurandosi buon Natale.