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CAST
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Shamshad Akhtar, Ghizala Avan, Shabana Bakhsh, Eva
Birthistle, Pasha Bocarie
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PREMI
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RECENSIONI
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"Ae Fond Kiss, and the we sever": "Un Bacio Appassionato e
poi ci separeremo" canta in rima il poeta inglese Robert
Burns.
E anche Roisin e Cadim, i protagonisti del nuovo film di Ken
Loach, vanno molto vicini a separarsi per sempre, perché il
loro amore apre scenari troppo contrastanti e ferite troppo
dolorose: come possono vivere insieme "felici e contenti"
infatti un pakistano (ovviamente) musulmano ed una irlandese
cattolica?
Soprattutto se la famiglia di lui, ancorata alla tradizione
islamica e ai suoi riti, vorrebbe farlo sposare con una
cugina vista solo in fotografia e vive come una tregenda
epocale l'intrusione di una donna bianca nelle loro vite...
E allora?
E allora ci saranno incontri e scontri, viaggi, crisi,
ripensamenti, ingerenze, conflitti e colpi di scena, ma poi,
proprio mentre forse lo spettatore ormai si aspetterebbe il
contrario, alla fine "Amor omnia vicit..."
Loach rimane ancora nella Scozia di "My name is Joe" e "Sweet
sixteen" in compagnia del fido sceneggiatore Paul Laverty
per fotografare uno spaccato di cultura british
contemporanea tutta la sua carica di contraddizioni e
problemi.
Ma soprattutto si sottrae e ci sottrae alla facilità delle
"grasse grosse" pellicole a base di menu interazziali (il
filone anglo-indiano per la nostra gioia a Natale ci ha già
regalato "Matrimoni e Pregiudizi", mentre negli States
adesso impazza "Spanglish" con Adam Sandler) e per la prima
volta prende la strada della commedia romantica.
Una commedia leggera e dolce come il bel viso di Eva
Birthistle/ Roisin, o il sesso fra i due amanti o lo humour
che attraversa tutto il film insieme alla musica di Mozart.
Ma anche una commedia che non può rinunciare ad essere dura
quando la macchina da presa inquadra gli occhi di Roisin che
non accettano di perdere Casim/ Atta Yahub o racconta
l'integralismo religioso islamico ma anche cattolico, i
ricordi delle umiliazioni subite dagli immigrati asiatici e
la memoria della migrazione dolorosissima degli indiani
musulmani verso il Pakistan.
E bravo è Ken il "Rosso" a farci appassionare ai conflitti
del cuore dei due protagonisti come degli altri personaggi
del suo film e a portarci, sotto il cielo uggioso di
Glasgow, inquadratura dopo inquadratura, all'happy end
finale in cui tutte le tensioni e tutte le diversità si
sciolgono nell'ultimo "Bacio Appassionato" tra Roisin e
Casim.
Max Morini - Film Up
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