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CAST
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Denzel Washington, Dakota Fanning, Christopher Walken,
Giancarlo Giannini, Radha Mitchell, Marc Anthony, Rachel
Ticotin, Mickey Rourke
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PREMI
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RECENSIONI
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C'è chi sostiene che i film "dell'arrabbiato vendicativo" -
di solito monopolio dello Schwartzy di turno - siano un po'
passati di moda o quanto meno abbiano poco da dire. Vero,
almeno finché non vengono sostenuti da una storia ben
scritta e girati da qualcuno che sa usare la cinepresa e
montare come fa Tony Scott (già il filmato che accompagna i
titoli di testa prepara adeguatamente il palato dello
spettatore). John Creasy (Denzel Washington / Il candidato
di Manciuria) è un uomo alla deriva nel suo personale mare
di alcool popolato dai rimorsi per una vita all'insegna
della violenza e della distruzione. L'occasione per darsi
una "lustratina" arriva con un incarico da guardia del corpo
a Città del Messico per conto della famiglia Ramos. Dovrà
proteggere la piccola Lupita (Dakota Fanning / Mi chiamo Sam)
contro eventuali rischi di rapimento. Il legame che inizierà
ad unire Creasey a Pita sarà una sorta di salvagente per
l'ex-agente della CIA, che trova nella piccola la figlia che
non ha mai avuto. Questa sorta di paradiso è, ovviamete,
destinato ad una brusca fine con il rapimento della bambina.
Le trattative con i rapitori non vanno a buon fine e mentre
Crasey è ancora allettato per le ferite subite, Pita viene
uccisa. Per Crasey non resta che una strada: la vendetta:
"Li ucciderò tutti! Ucciderò chiunque abbia tratto un
profitto da questo!". A Denzel non serve una muscolatura
esplosiva o frasi altisonanti (anche se qualcuna non manca)
per essere duro come il marmo. Per questo Kevin Kostner in
versione "black", l'essenzialità della recitazione e lo
sguardo che sottintende la sua totale dedizione allo scopo,
bastano ed avanzano. D'altro canto anche la piccola Dakota
Fanning getta le basi per una futura carriera da star. Il
talento non manca, speriamo che il passaggio da bambina
prodigio ad attrice, avvenga senza troppi traumi. Sul
fratello "minore" di Ridley si è già detto fin troppo -
cassettista, filo governativo, mestierante del video-clip,
ecc. - ma forse è il momento di considerare che oggi è
migliore di un fratello sempre uguale a se stesso. Il cinema
è anche intrattenimento puro, quindi via libera all'azione.
Valerio Salvi - Film Up
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