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CAST
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Al Pacino, Lynn Collins, Jeremy Irons, Charlie Cox,
Joseph Fiennes, Kris Marshall, Zuleikha Robinson, Allan
Corduner, Gregor Fisher, Tony Schiena, John Sessions,
Radica Jovicic, Julian Nest
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PREMI
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RECENSIONI
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Quanto mai attuale questa riduzione cinematografica
dell'opera di William Shakespeare realizzata da Michael
Radford ("Il postino"). In un tempo di aspri e drammatici
scontri culturali e religiosi la voce di Shylock l'usuraio
ebreo che presta soldi ad un mercante veneziano richiedendo
non un interesse ma stabilendo come penale, per il mancato
pagamento, una libbra di carne del mercante che spesso lo
aveva insultato e sbeffeggiato, è un inno alla tolleranza ed
alla reciproca accettazione. "Un ebreo non ha occhi? Non ha
mani, un ebreo, membra, corpo, sensi, sentimenti, passioni?"
urla la gracchiante voce di un Al Pacino più che mai calato
nel ruolo che interpreta. "Non si nutre dello stesso cibo ?"
dice rivolto ad un pubblico di cristiani ottusi ai suoi
ragionamenti. Attorno a Shylock ruotano i personaggi di
questa commedia (ma è più un dramma) shakespeariano. Antonio
il mercante che garantisce il debito dell'amico Bassano,
Porzia la bella per la quale Bassano si indebita, Jessica la
figlia di Shylock che abbandona il padre per sposarsi con
Lorenzo e farsi cristiana. Una teoria di personaggi calati
nell'epoca e nel luogo in cui li pone il drammaturgo inglese
e che Radford ripropone fedelmente con i loro vizi, le loro
virtù, le loro passioni. Il film ha le caratteristiche della
mega produzione. Vi partecipano attori notissimi come Al
Pacino, Jeremy Irons, Joseph Fiennes. Curate le
ambientazioni (gli esterni girati a Venezia), preziosi i
costumi e le scenografie. Come detto, Radford si attiene
all'opera originale della quale ha cercato di mettere in
evidenza la prorompente umanità nonché la sottesa poesia del
testo. Operazione tutto sommato riuscita ed alla fine si ha
la sensazione di un dramma a fosche tinte, nel quale,
personalmente, non riesco a non essere solidale con il
povero Shylock. Sbeffeggiato, dileggiato, truffato, privato
dei propri averi e dell'affetto della propria figlia. E
tutto ciò all'insegna dell'intoccabile certezza della
opulenta borghesia veneziana circa l'assoluta priorità delle
proprie ragioni anche di fronte alla legge.
Daniele Sesti - Film Up
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